Il mappamondo: un oggetto d’arredo e con una lunga storia
Di Quello Sbagliato
Quante volte da bambini vi siete trovati a fantasticare davanti ad un mappamondo? I miei genitori me ne avevano regalato uno da tavolo che si illuminava… passavo giornate intere ad ammirarlo, a scrutare ogni singolo continente e l’immensità dell’oceano. Non mi servivano aerei, treni o navi: avevo la mia fantasia e l’immaginazione che mi permettevano di ‘viaggiare’, e di andare alla scoperta di terre e luoghi lontani. Sono passati un po’ di anni, ancora oggi custodisco con cura il mio mappamondo. Non è solo un oggetto dal grande valore affettivo ma un complemento d’arredo. Appoggiati su una credenza, su un tavolo o su una mensola, i vecchi mappamondiarredano con stile gli ambienti della nostra casa ricreando atmosfere romantiche e old style.
Conoscete la storia del mappamondo? Pensate, la sua invenzione risale al periodo di Cristoforo Colombo. Era il periodo della scoperta di terre fino a quel momento non conosciute ed inesplorate e, di conseguenza, la volontà di trovare un modo per raccontarle e rappresentarle. Il primo modello di questo oggetto risale al 1491, l’anno prima della scoperta dell’America. Venne realizzato dal cartografo tedesco Martin Behaim e dal pittore Georg Glockendon. A questa invenzione hanno dato il nome di “Erdapfel”, mela terrestre, e il motivo non è difficile da immaginare.
Le evoluzioni di questo oggetto e le sue declinazioni nel tempo sono state tante e tutte affascinanti. Durante l’ultima edizione di Mercanteinfiera, ho avuto modo di vedere tanti esemplari unici di mappamondi antichi o vintage. Mi sono confrontato con tanti espositori. Una donna mi ha stregato, ha catturato la mia attenzione e mi ha fatto rivivere un bellissimo viaggio indietro nel tempo: sto parlando di Cinzia Trivella di Babilla Store.
Non potevo farmi sfuggire l’occasione di porle qualche domanda e di farvi conoscere aneddoti e curiosità che si nascondono dietro questo oggetto.
Ciao Cinzia, nel ‘tuo mondo’ siamo circondati da mappamondi bellissimi… cosa si nasconde dietro a questo oggetto che dal passato è arrivato sino ai giorni nostri?
Ciao Andrea, il mappamondo è un oggetto di per sé molto decorativo e piacevole agli occhi. Ecco perché molte persone ne sono attratte. Inoltre rappresenta i viaggi e la conoscenza, quindi coinvolge e stimola la curiosità di assaporarne la storia e la provenienza.
Quante tipologie di mappamondi esistono? Quali sono i più pregiati?
Esistono varie tipologie di globi, ci sono mappamondi terrestri e mappamondi celesti, ci sono globi terracquei, globi militari, globi a rilievo, miniature ed anche piccoli mappamondi da viaggio oppure costruiti appositamente per case di bambole. Ognuno di questi ha delle caratteristiche particolari, ed in base a quelle possiamo più o meno stabilire un prezzo di mercato. Il ventaglio è comunque molto ampio, dipende sempre oltre che dall’epoca, dalle condizioni in cui si trova il globo stesso. Spesso i più antichi erano costruiti con cartapesta, legno e gesso, quindi lo stato di conservazione fino ai giorni nostri non sempre risulta essere dei migliori ed i restauri conservativi per poter recuperare rotture o mancanze di cartografia sono difficili, costosi ed hanno tempi molto lunghi.
Chi acquista, solitamente, questo oggetto e per quale utilizzo?
Il cliente che acquista mappamondi è davvero vario. C’è chi affronta il primo acquisto solo per curiosità e poi si fa conquistare dall’oggetto iniziando una piccola collezione. Poi c’è chi collezionista lo è già e quindi ricerca solo i pezzi più rari o che mancano alla propria raccolta. Molti lo pensano un regalo unico ed originale da conservare per tutta la vita, alcuni lo acquistano solo perché è davvero un oggetto altamente decorativo. Uomini o donne sono entrambi potenziali clienti, anche se l’uomo è più vicino a questo tipo di oggetto. L’utilizzo per chi acquista un mappamondo antico sembrerebbe non sussistere ma in realtà studiando i vari confini riportati sulle cartografie d’epoca si capiscono molte cose legate alla storia, al passato, all’evoluzione dei vari paesi nel tempo e, quindi, del nostro attuale mondo. E poi c’è il sogno… chi non ha mai fatto girare un mappamondo puntando il dito per vedere dove si è fermato e sperare di visitare quel posto al più presto, oppure per chi ci è già stato, evocare i ricordi legati a quel viaggio?
Qualche indiscrezione… Quali saranno, oltre ai mappamondi, le novità che i visitatori potranno vedere presso il tuo stand durante la prossima edizione di Mercanteinfiera a Parma?
Il tema viaggio ci è sempre vicino, quindi chi decide di visitare la prossima edizione di Mercanteinfiera e passare per una sbirciatina dal nostro stand potrà sicuramente vedere tanti mappamondi di tipologie ed epoche diverse, bauli da viaggio firmati dai più grandi e famosi malletiers francesi del XIX secolo ma anche mobili antichi con patine uniche e ricercate, arredi industriali originali ed una serie di oggetti curiosi recuperati nei mercati antiquari di tutto il mondo.