Mercanteinfiera online, il digitale trasforma il collezionismo in videoarte
Il 7 ottobre alla Fiere di Parma l’ultimo lavoro dell’emergente artista parmense Monica Manganelli, “Turandot Princess of China”. La concept artist: “Uso la tecnologia per suscitare stupore e meraviglia”.
(Parma, 6 ottobre) – C’è un luogo, dove il collezionismo si intreccia con la videoarte, aprendo un mondo di possibilità. Succede a Mercanteinfiera, il salone dell’antiquariato, del design storico, del modernariato e del collezionismo vintage dove arriva lo stile onirico e surreale di Monica Manganelli, regista, scenografa di cinema e di lirica, concept artist. Un mix di esperienze che ha dato vita a Turandot, Princess of China, che sarà presentato a Fiere di Parma sabato 7 ottobre (alle 15) nella sala Agorà (Padiglione 4).
L’ultimo lavoro a cui sta lavorando l’artista parmense è un esperimento crossmediale, capace di unire teatro, videomapping e anche un libro popup. Una produzione, quella di Manganelli, dove spesso il collezionismo si è intrecciato con la videoarte, come ne l’Atlante delle meraviglie di Bach, che ripercorre la vita del grande compositore attraverso sei concerti brandeburghesi. Sei segmenti animati che sfruttano come ambientazione il fascino delle Wunderkammer, le camere delle meraviglie dove tra XVI e XVIII secolo i collezionisti custodivano i loro straordinari oggetti.
Un gusto per l’antico frutto delle esperienze nel mondo della lirica e che si è poi arricchito grazie al cinema: prima il lavoro a Cinecittà con Luigi Marchione, scenografo di Ermanno Olmi e poi l’esperienza maturata lavorando per le sorelle Wachowski, realizzando il concept del film Cloud Atlas.
“Vedo le nuove tecnologie – spiega Manganelli – come forme d’arte acceleratori della coscienza e del pensiero. Sono strumenti al servizio della creatività, dell’uguaglianza e dell’espressione umana. L’utilizzo di tecniche digitali per la realizzazione di video-scenografie, la virtual reality e la motion graphic, vuole suscitare la capacità di meravigliarsi e stupirsi”.
Nuove tecnologie che trasformeranno lo stesso collezionismo, come conclude Ilaria Dazzi, Exhibition Director di Mercanteinfiera. “Vogliamo cominciare a esplorare e immaginare le nuove forme di collezionismo, sull’onda della grande trasformazione tecnologica che stiamo vivendo. Già oggi, grazie alla tecnologia, è possibile produrre e concepire pezzi unici. Tra 30 anni potrà cambiare lo stesso modo di collezionarli. I giovani che oggi vogliamo conquistare utilizzando l’arte visiva, potranno essere i collezionisti di domani”.