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Antichi giocattoli, l’arte (nascosta) del Museo di Luni, il modernariato e il design

Antichi giocattoli, l’arte (nascosta) del Museo di Luni, il modernariato e il design

 

ANTICHI GIOCATTOLI, L’ARTE (NASCOSTA) DEL MUSEO DI LUNI, IL MODERNARIATO E IL DESIGN.
DAL 2 MARZO, IL MERCANTEINFIERA CHE NON TI ASPETTI

 

Ilaria Dazzi:  “In Italia parte delle opere d’arte è collocata nei depositi dei musei. Fiere di Parma restituisce al grande pubblico per dieci giorni l’archeologia (nascosta) del museo ligure di Luni”

 

(Parma, 11 dicembre) –  Bambole, soldatini e trenini. Un giocattolo non è mai solo un giocattolo ma una materia viva che riporta ciascuno in un altrove magico. Un gioco è una storia, un capitolo del nostro tempo, lì a ricordarci di ricordare: come eravamo e, perchè no, “cosa” siamo diventati.
E’ con la collaterale “Let’s play: come giocavamo. Giochi e giocattoli della collezione privata di Gianni Marangoni”, con un tuffo nel mondo dei ricordi, individuali  collettivi, che apre Mercanteinfiera, la prestigiosa kermesse internazionale che, dal prossimo 2 marzo (fino al 10 marzo), tornerà ad animare gli spazi delle Fiere di Parma.
Tutte liguri, invece, le storie raccontate nella seconda collaterale in programma “Storie della città di Luna. Frammenti di vita all’ombra di Roma”.
Realizzata in collaborazione con il Polo museale della Liguria, la mostra è un viaggio nell’antica città di Luna (oggi Luni) nata nel 177 a.c. come avamposto militare romano grazie al console Marco Emilio Lepido (uno dei triumviri cui si deve la Via Emilia).

Disegni inediti realizzati da Carlo Promis nel 1857 sugli scavi condotti sul sito a partire dal 1800, faranno da sfondo, negli spazi di Fiere di Parma, a materiali archeologici, bronzi, formelle di età augustea, come ad esempio la testa di Marte. Opere importanti ma ad oggi sconosciute al grande pubblico perchè collocate nei depositi del Museo di Luni.
“In Italia parte delle opere d’arte si trova nei depositi dei musei – afferma Ilaria Dazzi, Brand Manager di Mercanteinfiera – In questa edizione abbiamo rinunciato a una mostra collaterale dai grandi nomi e dall’attrattività immediata, per dare invece visibilità ad un patrimonio archeologico sconosciuto perchè conservato nei depositi museali”.

Quello dell’arte “nascosta” non è comunque un fenomeno solo italiano.

In base a una ricerca condotta nel 2016 dalla rivista statunitense Quartz sul patrimonio artistico conservato in venti musei (tra cui il MoMa di NY e l’Ermitage di San Pietroburgo) e su oltre duemila opere di tredici artisti famosi (come Cézanne, Monet, Shiele), è emerso infatti che, in genere, i grandi musei espongono circa il 5% della loro collezione.
“Come polo fieristico – continua Dazzi – abbiamo deciso di dare visibilità all’arte nascosta. E’ un’operazione coraggiosa che riflette un impegno preciso, quello di contribuire a restituire alla collettività la straordinaria diversità e ricchezza culturale che rende l’Italia unica al mondo. Prima dell’essere un’iniziativa promozionale, è il recupero di una consapevolezza su ciò che siamo”.
Restano però antiquariato, modernariato, design e collezionismo vintage gli indiscussi marchi di fabbrica di Mercanteinfiera: si va da rari mobili del ‘700 di epoca napoleonica, a statue sumere uniche risalenti al IV millennio a.C come l’idolo ad occhioni proveniente dal tempio di Tell-Brak; dai monetieri inglesi seicenteschi, alle console toscane con marmi della breccia di Stazzema (cava di marmo medicea destinata solo ai nobili). Poi i quadri, dai fiamminghi a Guareschi, il maestro dei fiori, a De Nittis, Bocchi o Boldini. Cinque secoli di storia per approdare agli oggetti iconici del design: Gio Ponti, Joe Colombo, e Franco Albini giusto per citarne alcuni.
Nell’arsenale seduttivo di Mercanteinfiera non manca poi la moda vintage dove non è raro trovare le “Marlene”, le scarpe in piuma di Jimmy Choo rese celebri da Carrie Bradshow in Sex and the City, i collier di Larry Vrba celebre firma delle sfilate di Victoria’s Secret, le famose mini-bag di Morris Moskowiz o i coloratissimi abiti da sera firmati Versace, LV Hermés Chanel a parte. Ampia anche la sezione dedicata all’orologeria com Rolex, Audemars Piguet, Vacheron Constantin, Patek Phlippe, Hublot.

 

Un appuntamento il cui potere magnetico dei 1000 espositori arriva a tutti: appassionati, curiosi, giovani e meno giovani. Ad oggi richiama ad edizione oltre 50 mila visitatori, 5.000 tra buyer e architetti da tutto il mondo che a Mercanteinfiera trovano suggestioni  per  un nuovo lessico dell’abitare.

 

CONTATTI:
Antonella MAIA
Independent Public Relations Professional
+39 3494757783
antonellamaia.ufficiostampa@gmail.com
Skype – antonellamaia

VISITATORI:
8-16 Marzo 2025 | 10.00 - 19.00
OPERATORI:
6-7 Marzo 2025 | 8.00 - 19.00

Biglietto Online: €12
In cassa: 15€

Fiere di Parma
Viale delle Esposizioni, 393A
43126 Parma, Italia