Mercanteinfiera è l’enciclopedia del design Made in Italy. Record di buyer dall’estero
Torna l’interesse per l’antiquariato, mentre la passione per il design storico Made in Italy non conosce confini. Grande successo per le tre collaterali e i talk dedicati allo spazio, con Tommaso Ghidini (ESA) e Passione Astronomia. La prossima edizione dall’8 al 16 marzo 2025!
(Parma, 21 Ottobre 2024) – Il ritorno dell’antiquariato, il design spaziale, il fascino dei portaprofumo e la “riscoperta” dei Beatles. Si è chiusa con record di presenze e la visita di seimila buyer internazionali la 43esima edizione di Mercanteinfiera Autunno, l’appuntamento internazionale di Fiere di Parma dedicato all’antiquariato, al design storico, al modernariato e al collezionismo vintage passando da moda, gioielli e orologi.
Grande successo di pubblico per le tre mostre collaterali. “Beatlemania: a spasso nella storia dei Fab Four“, in collaborazione con il Beatles Museum di Brescia e il Patrocinio di Beatlesiani d’Italia Associati, ha letteralmente stregato i visitatori con i memorabilia dei mitici ragazzi di Liverpool. Tante le persone che non hanno resistito alla possibilità di scattarsi un selfie sulle strisce di Abbey Road, ricreate grazie a un gioco di pannelli disposti ad hoc.
Pubblico che è rimasto affascinato dalla collaterale “La forma del profumo: flaconi tra arte e storia“, in collaborazione con la Collezione Monica Magnani. Esposti circa 180 esemplari dall’antichità romana alla metà del Novecento. E grande attenzione è stata riservata allo spazio, grazie alla mostra collaterale “Shoot for the moon: come abiteremo il nostro satellite“, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea-ESA, che ha raccontato come torneremo e abiteremo la Luna nei prossimi anni, dopo lo storico allunaggio di Apollo 11 avvenuto 54 anni fa.
Ampia partecipazione dei visitatori anche ai talk “Tutta colpa dell’allunaggio di Apollo 11 (e non solo)”, con Marco Bastoni, divulgatore scientifico e Pasquale D’Anna, dottore in ingegneria e divulgatore scientifico, e a quello con Tommaso Ghidini, Capo della Divisione di Strutture, Meccanismi e Materiali dell’Agenzia Spaziale Europea, che dialogato con Luca Ponzi, giornalista RAI. Un’occasione per approfondire i numerosi temi legati allo spazio.
La 43esima edizione di Mercanteinfiera ha visto il ritorno d’interesse per l’antiquariato, mentre il design storico made in Italy ha ancora una volta conquistato il cuore dei seimila buyer che hanno visitato la fiera. “Americani ed europei sono pazzi per il made in Italy – affermano le interior designer di New York Lotta Meynell e Asa Bollvik – perché ne apprezzano l’approccio per così dire ‘olistico’. Architettura, arte e design hanno una lunga storia in Italia, e sono come intrecciate. I mobili italiani sono considerati non solo come oggetti funzionali, ma come vere e proprie sculture”.
Una passione che davvero non si spegne, tra tavolini di Giò Ponti e pezzi unici di Gaetano Pesce, senza dimenticare la nostra tradizione artigiana, come quelle dei vetrai di Murano, capaci di realizzare un lampadario in vetro di 7 metri d’altezza, per citare sola una delle molte curiosità esposte in Fiera. “Gli stranieri amano Modernariato e design – spiega Marisa Addomine, jobtitile – confermando Mercante come loro fonte irrinunciabile, ma abbiamo notato da parte loro un aumento significativo di interesse verso i mobili più iconici dell’antiquariato tradizionale. Trumeau, cassettoni, maioliche, poltrone e gli immancabili dipinti, tra ‘600 e ‘700, sembrano intramontabili: la parola d’ordine, ovviamente, è la qualità. Da segnalare anche l’interesse per le grandi tele a soggetto sacro ed i ritratti, apprezzati dagli acquirenti nordici e una nutrita presenza di giovani preparati e agguerriti cacciatori di tesori. Orologi e gioielli si riconfermano poli di grande attrazione, così come il Vintage, apprezzato dal pubblico femminile, ma non solo”.
Un successo che testimonia “l’eccellenza del Made in Italy – afferma Ilaria Dazzi – che non conosce crisi. L’interesse dei buyer internazionali spazia dagli anni’ 50 fino agli anni ‘80, e stiamo vendendo come anche oggetti più contemporanei, suscitano ammirazione e curiosità, perché raccontano lo straordinario talento di artisti e brand, capaci di trasformare un’idea in un oggetto d’arredo e d’uso quotidiano. E’ stata un’edizione quanto mai varia e ricca, che ci ha permesso di riscoprire la musica classica dei Beatles, di entrare nel mondo affascinante dei portaprofumo e di esplorare l’ultima frontiera dello spazio, dove abbiamo scoperto quanto sia fondamentale proprio il design. Continueremo a lavorare per affiancare mondi tra loro apparentemente lontani, permettendo al pubblico di entrare in contatto con temi anche complessi, ma in modo curioso e divertente. Credo che, edizione dopo edizione, Mercanteinfiera sia sempre di più uno scrigno della memoria e un’enciclopedia del mondo”.
Ufficio Stampa
Antonella Maia
Esperta in eventi e comunicazione lifestyle
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