Mercanteinfiera Primavera 2020 tra gli anni ruggenti e “brillanti illusioni”: un’anticipazione sulle mostre collaterali
2020: Parma Capitale Italiana della Cultura. Un anno ricco di appuntamenti attende la città emiliana, non solo nel suo cuore geografico ma anche laddove solitamente la cultura è un evento tangente alle attività principali, come a Fiere di Parma. Sarà l’edizione primaverile di Mercanteinfiera 2020 ad aprire le ‘contaminazioni’ culturali presso il Quartiere Fieristico, con due temi d’eccezione: vita e moda dei Golden Twenties e Kenneth Jay Lane, il Re dei ‘falsi’. 1920-2020: 100 anni che hanno un lungo racconto da proporre.
Si ispira proprio a quest’epoca strabordante di vitalità e cambiamenti “The Golden Twenties. Vita e moda del decennio de Les Années Folles” la prima collaterale in programma a Mercanteinfiera Primavera 2020, l’appuntamento dedicato ad antiquariato, design, modernariato, collezionismo e vintage in programma dal 29 febbraio all’8 marzo. La mostra è curata da Paolo Aquilini direttore del Museo della Seta di Como e Clara Cappelletti con la collaborazione della Fondazione Setificio, Associazione Ex Allievi del Setificio e il contributo di Ostinelli Seta, Clerici Tessuto, Bianca Cappello, Samuele Magri.
Attraverso una linea temporale che racconta il decennio 1919-1929 saranno esposti abiti, oggetti, accessori, preziosi tessuti e reperti risalenti al periodo degli Anni Ruggenti.
Anni di esaltazione, eccesso e provocazione quella stessa che porterà, anche nella moda, ai primi segni di emancipazione femminile. Il punto vita si abbassa, la gonna si accorcia pochi centimetri ogni anno e nel 1923 è già alla caviglia. Nel 1924 al polpaccio, nel 1925 appena sotto il ginocchio e nel 1927 finalmente lo supera, per la prima volta nella storia della moda. Inizia il tempo della flapper girl che si ritocca il trucco in pubblico, fuma la sigaretta con il bocchino, sventola il suo ventaglio piumato tra un charleston e l’altro.
Un viaggio immersivo e sensoriale, tra suoni e profumi, paillettes brillanti e morbide piume che, come in una magica macchina del tempo, riporterà il pubblico a quell’ultimo frammento di vitalità prima del Venerdì Nero del 1929.
Elegante, raffinato, amico di nobildonne come la Duchessa di Windsor e Margaret d’Inghilterra, di celebri dive come Audrey Hepburn e Liz Taylor, non ha mai smesso di voler essere un simbolo dello spirito democratico americano, perché, se è vero che “un diamante è per sempre, uno strass è per tutte”.
È il ritratto di Kenneth Jay Lane (1932 – 2017) famoso bigiottiere americano protagonista della seconda collaterale in programma, “Brillanti Illusioni: omaggio a Kenneth Jay Lane. Il Re dei ‘falsi’” curata da Maria Teresa Cannizzaro, collezionista e studiosa di bijoux americani e Fiorella Operto collezionista ed esperta di comunicazione della scienza.
Una mostra che vuole anche essere un omaggio al sapere fare italiano che tanto contribuì a quello che lui stesso chiamò “the beautification of America”. “Italia, paese che amo e visito spesso e dai cui eccezionali musei traggo tanta ispirazione” diceva il designer di gioielli.
Di italiano, infatti, apprezzava non solo la cultura e l’arte ma anche la raffinata abilità degli artigiani che, emigrati dalla fine del 1800 a Providence (dove Kenneth si era diplomato alla prestigiosa Rhode Island School of Design), ne animavano le numerosissime fabbriche di bijoux, fornitrici dei produttori di Hollywood.
Oggi le sue creazioni meno care di quelle preziose ma eleganti e di buon gusto, hanno acquistato una popolarità che cresce di giorno in giorno. Tanto che i suoi primi bijoux come quelli disegnati per Jacqueline Kennedy dal 1962 in poi, sono andati all’ asta in sedi prestigiose a prezzi non dissimili da quelli battuti per gioielli veri, poichè un pubblico sempre più vasto in vari continenti ha cominciato a collezionarli.
Entrambe le mostre saranno visitabili presso il Padiglione 4 di Mercanteinfiera Primavera, alle Fiere di Parma dal 29 febbraio all’8marzo 2020.