Mostra collaterale 22a Edizione
A cura di Alessandro Canu e Jamais Vu
Prima edizione di “ILLUSTRATORE.”: un’esposizione curata da Alessandro Canu e Jamais Vu che ha l’intento di portare in risalto al Mercanteinfiera illustratori militanti nel difficoltoso ma ricchissimo circuito indipendente.
Tra gli artisti selezionati per questa prima assoluta spiccano James Kalinda, Notawonderboy, Isabella Bersellini, Johnny Cobalto, Federica Poletti, Centina, P54, Isaia Corna, Blu Xm, Erre sulla luna + Chuli Paquin, Alessia Leporati, Eugenia Savino e Piergiorgio Savino conosciuti in Italia e soprattutto a livello locale per i diversi progetti dall’illustrazione editoriale, alla grafica, alla fotografia, alla scultura, ai murales nelle fabbriche abbandonate.
Poche parole.
Andando a scovare nel “sottoterra” artistico “Illustratore.” ha recuperato e selezionato alcune di queste realtà del panorama indipendente e sarà data voce a tutti: dagli artifizi del disegno da fanzine, alla pittura murale; dall’illustrazione virtuale, alla scultura; dal pop surrealismo, al macabro; dal classico all’iconoclasta; rientrando sempre nell‘ambito del figurativo divisi in uno spazio bianco ed uno nero, più oscuro.
Grazie a questo progetto realizzato, promosso ed ideato con Mercanteinfiera, sarà possibile un primo vero incontro con questa ”altra creatività”, più intima e difficile da trovare rispetto alla grafica di ogni giorno, tra diverse culture ed immaginari a confronto.
Cosa troverete.
Trenta opere selezionate che rappresentino una giusta sintesi di cosa accade stilisticamente nell’attualità e nel bisogno espressivo delle nuove generazioni di Artisti, diverse tecniche medesimi concetti, nuovi dei in cambio dei vecchi.
Trenta testimonianze intime o superficiali dei nuovi temi che foraggiano e ostacolano l’espressione stessa a contatto con il sociale: lo scontro con l’establishment, con la Critica, l’ignoranza e l’indifferenza, la ribellione e il collaborazionismo, lo sfregio e l’accompagnamento, trenta note dissonanti di nuovi autori appassionati ed appassionanti.
Una mostra senza catalogo, per fuggire ogni capriccio e pessima abitudine tassonomica, sarà un dialogo: in ogni segno, come il corpo riflette la memoria genetica di generazioni precedenti, così troverete le tracce che hanno fatto scuola nelle nostre rovine e nei profili delle nostre città che già raccontano, nella forma e nel loro deturpamento, nelle sue differenze e ripetizioni il passaggio di ogni idea di cultura. Così sarà possibile nella nostra mostra e nella sua diversa qualità d’inchiostro intuire un tutt’uno di sensazioni, memorie e pensieri testimoni di una nuova potenziale generazione Artistica e dei suoi problemi.