Mostra collaterale 24a Edizione
In collaborazione con Gianni Marangoni
“Quando sono nato io, nel lontano 1940,
i giocattoli non erano certamente alla portata di tutti.
Erano un sogno che, giusto a Natale, in minima parte, si realizzava”.
“Sono Gianni Marangoni. Sono nato a Milano dove mio padre Giulio nel lontano 1935 ha fondato l’Istituto Marangoni, nome importante della moda italiana.
La mia attività lavorativa verte da sempre nel mondo femminile. Collezionare tutto quanto è legato al mio lavoro è stato per me naturale.
Ed ecco allora collezionare, accanto al materiale professionale anche i giocattoli, fonte dei primi desideri dei bambini che anelano ad imitare, col gioco il lavoro degli adulti.
Ho cominciato a collezione giochi come: bambole, vestitini, cestini da lavoro, macchine da cucire necessarie per il ricamo per poi appassionarmi a tutto ciò che può servire al primo lavoro dell’essere umano, il gioco. Alla lista si sono così aggiunti treni, auto, navi aeroplani ecc…
Il numero dei reperti negli anni è aumentato e con questo il mio desiderio di rendere partecipi un numero sempre crescente di persone realizzando e partecipando a manifestazioni.”
Bambole, soldatini e trenini. Un giocattolo non è mai solo un giocattolo ma una materia viva che riporta ciascuno in un altrove magico. Un gioco è una storia, un capitolo del nostro tempo, lì a ricordarci di ricordare: come eravamo e, perché no, “cosa” siamo diventati.
La collaterale che porta in scena il passato remoto del giocattolo (1900- 1960) vuole essere così un tuffo nel mondo dei ricordi, individuali ma anche collettivi.